sabato 31 marzo 2012

in 15 minuti di navigazione su Facebook!!!

Come si evince dal titolo, in 15 minuti di navigazione su Facebook, questa sera abbiamo segnalato ben 3 pagine con contenuti inadatti a minorenni, incitanti l'uso e la divulgazione di droghe, la violenza e la pornografia minorile. Non ho parole... Facebook si riconferma ancora per l'acclamato titolo di "Covo di Pedofili".

venerdì 30 marzo 2012

Photo dna, una nuova arma contro la pedopornografia


PhotoDNA a disposizione della Polizia Postale e delle Comunicazioni


(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Attribuire un''impronta digitale' ad ogni foto che consenta di identificare in maniera univoca uno scatto e confrontarlo con i milioni presenti sul web: lo fa Photo Dna la nuova tecnologia Microsoft da oggi a disposizione degli investigatori della Polizia Postale, impegnati nel tentativo di arginare il fenomeno della pedopornografia online.
Photo Dna e' un software che consente alle forze dell'ordine di ridurre drasticamente i tempi di indagine ma anche i rischi per le vittime.

Microsoft combatte la pedopornografia con PhotoDNA


Macchia in modo indelebile le immagini pornografiche dei minori consentendo un'automatica catalogazione delle stesse e, cosa ancora più importante, permette il raffronto con altre foto per verificare se dietro ci sia o meno  la mano dello stesso malintenzionato.



Come funziona: è una firma digitale che consente non solo di "stigmatizzare" le immagini pornografiche segnandole in modo permanente, ma le confronta con un archivio interno per riscontrare se uno stesso minore sia vittima di più foto o se ci siano più immagini con la stessa macchia, dunque riconducibili allo stesso utente che le ha messe in Rete.  PhotoDNA nasce nel 2009 dalla collaborazione di Microsoft e NetClean, la prima associazione ad usare il software è stata la NCMEC ( National Center Of Missing & Exploited Children)in seguito il colosso informatico statunitense ne consentì l'uso a grandi portali web come hotmail, SkyDrive, Bing e Facebook ma, da quest'anno, ad usarlo gratuitamente sono anche le Forze dell'ordine.
Le dichiarazioni di Microsoft:    Il rappresentante dell'Unità dei  Crimini Digitali Bill Harmon ha spiegato: "E' stata proprio la presenza massiccia di dati e immagini pedopornografiche a spingerci a donare questa potente tecnologia alla polizia. Il nostro obiettivo è quello di contribuire ad accelerare le indagini, limitare la visualizzazione delle foto e rafforzare la capacità degli agenti di identificare rapidamente i responsabili e salvare le vittime. Mentre la responsabilità nel trovare e arrestare coloro che si macchiano di questo orribile reato spetta alle forze dell'ordine, tutte le parti sociali, includendo il settore privato e compagnie come la Microsoft, hanno l'obbligo di collaborare insieme per proteggere i bambini ed eliminare la pedopornografia".  
Dati alla mano, di oltre 65milioni di immagini e video presi in esame, il 10% è costituito da foto di neonati o di bambini talmente piccoli da non poter gridare al mondo i soprusi subiti.
Ad oggi, Microsoft, NCMEC e Facebook utilizzano PhotoDNA per scovare ed eliminare gli scatti digitali che ledono la dignità delle vittime.
CETS, il precursore di PhotoDNA: sviluppato da Microsoft in collaborazione con la Polizia Canadese e numerose polizie internazionali per affrontare il fenomeno, fortemente in espansione, nel suo primo anno, dopo l'annuncio in Canada nella primavera 2005, CETS ha dato brillanti risultati nell'ambito di  investigazioni nazionali e internazionali: gli arresti totali effettuati dalla Polizia canadese sono stati oltre 140. Dopo 12 mesi di lavoro, di messa a punto e di test effettuati in stretta partnership con Microsoft, la Polizia italiana è stata la prima in Europa e la terza al mondo, dopo Canada e Indonesia, a essere in grado di poter operare con questo innovativo strumento di indagine.

sabato 24 marzo 2012

no "little lolas" la campagna del Telefono Azzurro

Traggo da Facebook questo articolo relativo alla campagna promossa dal Telefono Azzurro contro l'apertura di un centro estetico dedicato a bambine dai 2 ai 12 anni, inutile dire che anche noi di "Una Vita Sottile - dalla parte dei bambini" appoggiamo l'iniziativa del Telefono Azzurro, e vi invitiamo a firmare la petizione presso la sede territoriale di Treviso.


Oggi a Treviso apre «Little Lolas» centro estetico dedicato a bambine dai 2 ai 12 anni. Noi pensiamo sia un'iniziativa deplorevole, come tutte quelle che tentano di snaturare i bambini, e non condivisibile, perché tradisce l'essenza stessa dell'infanzia e del suo mondo, quella del gioco e dell'innocenza. 



Contro quest’iniziativa lanciamo la raccolta firme «No Little Lolas», perché il gioco è un'attività formativa nella quale il bambino va seguito da personale esperto e appositamente formato.

Invitiamo tutti gli amici di Treviso a recarsi al nostro centro territoriale di Telefono Azzurro in via isola di mezzo, 33 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì anche dalle 14,30 alle 17) per firmare la nostra petizione contro quest'iniziativa da presentare alle istituzioni locali




lunedì 19 marzo 2012

Anonymous: terzo attacco al sito del Vaticano, contro 'omerta' su abusi

Nuovo attacco degli hacker di Anonymous contro il sito del Vaticano, www.vatican.va. Si tratta del terzo in poche settimane.

L'attacco, che sembra gia' concluso, e' stato rivendicato come di consueto sul blog del gruppo anon-news.blogspot.it. I pirati informatici si dicono ''letteralmente disgustati dall'omerta' della Chiesa Cattolica nel non denunciare casi di pedofilia, talvolta veramente riprovevoli...''.

''Per anni - prosegue la rivendicazione degli hacker - avete 'lavato' i panni sporchi in chiesa, omettendo di tenere in conto che il terreno in cui svolgevate la vostra funzione non vi appartiene. I luoghi in cui i vostri preti hanno praticato l'azione pastorale hanno precise leggi, e nel caso in cui vi fosse giunta notizia di reati da parte di detti preti sarebbe stato vostro obbligo denunciarli alle autorita' competenti dello stato in questione, anziche' adottare comportamenti omertosi. Per questa ragione il silenzio che le gerarchie della chiesa hanno mantenuto per decine di anni circa orribili fatti consumati all'interno di istituti religiosi in tutto il mondo, come l'abuso su bambini sordomuti non in grado di riferire le violenze, equivale ad un assunzione di complicita'''.

Il comunicato di Anonymous denuncia anche ''un caso di abuso successo nel 1996, ad una cara amica di un membro del collettivo'': ''Venne violentata, appena 13enne, da un sacerdote, lo stesso che l'aveva battezzata, questi la minaccio', ma coraggiosa ando' dalla madre (suo unico genitore) a parlarne ... la madre si precipito' alla curia, che la minaccio' di toglierle il solo sostentamento che avevano, dato per l'appunto dalla Caritas, barattando cosi' il silenzio in cambio della sopravvivenza''. ''Sappiamo - conclude il comunicato - che questo non e' l'operato di un singolo ma che il Vaticano tende a mascherare gli abusi piu' riprovevoli senza denunciarli alle forze dell'ordine, poiche' ha molto cari i suoi membri, ma un po' meno cari i suoi fedeli''.

Gli hacker di 'Anonymous' attaccano il sito web del vaticano


In queste ore il sito del vaticano è inaccessibile, il fatto è dovuto ad una nuova intromissione degli Hacker denominati "Anonymous". E' l'ennesima rivendicazione del gruppo Hacker contro il vaticano, infatti già altre volte dall'inizio dell'anno il sito è risultato fuori uso. Gli Anonymous giustificano nel loro blog questa intromissione per denunciare un episodio successo nel 1996 dove l'amica di un membro del collettivo all'epoca dei fatti 13enne, sarebbe stata violentata da un sacerdote, lo stesso che l'aveva battezzata, e la curia non avrebbe fatto nulla per condannare questo ignobile atto, anzi, sia la madre che la minore sarebbero state minacciate dicendole che gli sarebbero stati tolti gli aiuti stanziati per la famiglia dalla Caritas. Infatti la minore e la madre da quanto si evince dal blog di Anonymous essendo sole in famiglia necessitavano degli aiuti della caritas. Il silenzio in cambio della sopravvivenza. Che dire, non ci sono parole, per molti anni la chiesa ha nascosto episodi di pedofilia commessi da membri del clero, le linee guida stanziate dal papa sembrano buone, speriamo che la pedofilia nel clero cessi di esistere e i preti pedofili vengano condannati e allontanati definitivamente dalla chiesa. Da qui un nuovo appello, denunciate gli abusi, fate sentire la vostra voce, rompiamo il silenzio dell'omertà che distrugge la dignità e la santità dei bambini.
sosinfanzia@unavitasottile.org
dalla parte dei bambini - contro la pedofilia.

Vaticano: hacker 'Anonymous' attaccano sito web, e' inaccessibile

Roma, 19 mar. - Nuovo attacco della rete di hacker 'Anonymous' contro il sito web del Vaticano www.vatican.va. Il portale e' inaccessibile da diverse ore. L'attacco, si legge nel blog di Anonymous, e' contro la pedofilia nella Chiesa e "l'omerta' della Chiesa Cattolica nel non denunciare casi talvolta veramente riprovevoli". "Per anni - attaccano gli hacker - avete "lavato" i panni sporchi in chiesa, omettendo di tenere in conto che il terreno in cui svolgevate la vostra funzione non vi appartiene. I luoghi in cui i vostri preti hanno praticato l'azione pastorale hanno precise leggi, e nel caso in cui vi fosse giunta notizia di reati da parte di detti preti sarebbe stato vostro obbligo denunciarli alle autorita' competenti dello stato in questione, anziche' adottare comportamenti omertosi. Per questa ragione il silenzio che le gerarchie della chiesa hanno mantenuto per decine di anni circa orribili fatti consumati all'interno di istituti religiosi in tutto il mondo, come l'abuso su bambini sordomuti non in grado di riferire le violenze, equivale ad un assunzione di complicita'". L'attacco informatico e' il terzo in un mese contro il portale vaticano.

mercoledì 14 marzo 2012

NUOVA VESTE GRAFICA AL BLOG

Salve a tutti, è in corso un nuovo aggiornamento del blog che influisce anche sul cambiamento di alcuni aspetti, tra cui anche la veste grafica. Se notate dei problemi nella visualizzazione di alcuni oggetti, scriveteci pure all'indirizzo mail consulenze@unavitasottile.org

Per le segnalazioni o per richiedere informazioni in merito a pedofilia, pedo-pornografia e bullismo scrivete una mail all'indirizzo sosinfanzia@unavitasottile.org

E' disponibile il sito internet di Una Vita Sottile
www.unavitasottile.org

molesta bimba, condannato a 5 anni

E' stato condannato a 5 anni e mezzo di carcere un genovese di 42 anni, accusato di avere compiuto atti sessuali con una bimba di 5 anni. Il pubblico ministero Stefano Puppo aveva chiesto la condanna a 9 anni.

La vicenda risale al 2010, quando la bimba inizio' a raccontare ai genitori le cose che l'amico di famiglia faceva con lei. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, l'uomo approfittava della fiducia dei genitori della piccola e quando rimaneva solo con la bambina la molestava sessualmente.

Insospettiti dai racconti della bambina, i genitori avevano presentato una denuncia, facendo scattare le indagini che oggi hanno portato alla condanna. (ANSA).

giovedì 8 marzo 2012


Pedofilia, 'Operazione Nanny': stroncata rete mondiale guidata da un italiano

Usavano i social network per sfruttare sessualmente i bambini: dieci arresti

Prete in manette per abusi su una bambina


Pedofilia - Prete in manette per abusi su una bambina
Como - Il vescovo gli aveva affidato una nuova parrocchia con la speranza che riuscisse a risollevarla solo pochi mesi fa ma mercoledì pomeriggio, l'economo della Curia don Marco Mangiacasale è stato arrestato con l'accusa di aver abusato per anni di una minorenne che frequenta l'oratorio di San Giuliano. La violenza sessuale sarebbe proseguita fino a due settimane fa, quando la ragazzina ha trovato la forza di confidarsi con il nuovo parroco. La diocesi ha sollevato il sacerdote da ogni incarico e Don Marco è stato fermato dagli ufficiali della polizia giudiziaria della Procura di Como ad Abbadia Lariana, nel Lecchese, dove si trovava proprio per un impegno di lavoro. 
Il prete, 48 anni, è stato trasferito in carcere al Bassone e il suo pc è stato prelevato dalle forze dell'ordine dopo una perquisizione della sua abitazione.
Don Marco era stato per anni il parroco di San Giuliano e dal 2008 sono iniziate le molestie sulla giovane.
La ragazzina, ancora minorenne, ha confidato tutto al nuovo parroco, il prete ha informato i genitori della giovane, che il 28 febbraio scorso hanno denunciato don Marco Mangiacasale. 

Pedofilia online, 10 arresti in Europa, Asia, Usa: 14 italiani coinvolti


MILANO (Reuters) - Dieci persone sono state arrestate in Italia, Usa, Francia e Portogallo in un'operazione internazionale contro la pedofilia online che vede coinvolti 14 italiani e oltre un centinaio di indagati.
Lo riferisce oggi una nota il Nucleo investigativo telematico aggiungendo che è stata scoperta una rete internazionale di pedofili che usava internet e i social network per sfruttare sessualmente i bambini e scambiare materiali pedopornografici.
Nell'operazione - condotta assieme a Europol e Interpol e le polizie di 28 Paesi - sono state denunciate 112 persone per associazione per delinquere finalizzata alla produzione e diffusione di materiale pedopornografico.
Molti indagati di diversi Paesi europei sono recidivi per reati di pedofilia e per sequestro di minori.
Perquisizioni sono in corso nelle abitazioni degli italiani coinvolti - in Lombardia, Lazio, Veneto, Valle d'Aosta, Friuli, Toscana, Sicilia e Puglia - ma anche in Francia e Portogallo.
L'indagine, avviata un anno fa in Italia dopo alcune denunce, ha visto coinvolti gli uomini del Nit di Siracusa e i colleghi del Ncis Usa, coordinati dal pm di Firenze Giuseppe Quattrocchi e dal sostituto Vincenzo Ferrigno.
Dai dati acquisiti gli inquirenti dicono che è emersa la "matrice italiana del sodalizio criminale nonché la presenza di oltre settecento adepti sparsi in tutto il mondo, e di un fittissimo scambio di migliaia di fotografie e centinaia di video a carattere pedopornografico".