martedì 31 agosto 2010

Riporto ancora i dati di SARAH aiutateci a trovarla


Sarah è scomparsa il 26 Agosto alle 14,30 da Avetrana (Taranto) chi avesse notizie può rivolgersi al 116000linea gratuita di telefono azzurro o inviare una mail aunavitasottile@alice.it
Ecco i dati di Sarah:
Corporatura: esile
Statura:158
Occhi: castani
Capelli: biondi
Abbigliamento: Pantaloncini rosa, maglietta rosa e uno zaino nero con all'interno un telo da mare.

continuano senza sosta le ricerche di SARAH SCAZZI

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SARA:CC ACQUISISCONO DIARI DELLA RAGAZZA

In essi pensieri e stati d'animo della giovane scomparsa

(ANSA)- AVETRANA (TARANTO), 31 AGO - Tre diari, sui quali Sara Scazzi annotava pensieri e stato d'animo, sono stati prelevati dai carabinieri da casa della ragazza.A quanto si e' potuto sapere, in altri diari, gia' acquisiti dai militari nei giorni scorsi, sono state trovate poesie e scritti realizzati con grafie differenti, quindi - si ritiene - anche dalle amiche di Sara. Per verificare quale di questi scritti siano attribuibili a Sara e' stata disposta l'acquisizione degli altri tre diari.

Continuano senza sosta le ricerche di SARAH SCAZZI

15ENNE SCOMPARSA NEL TARANTINO: SESTO GIORNO DI RICERCHE

TARANTO - Sara Scazzi, la quindicenne scomparsa il 26 agosto scorso ad Avetrana (Taranto), ''non aveva ne' un fidanzato ne' amori respinti: puo' esserle successa qualsiasi cosa. L'ipotesi del rapimento e' seriamente presa in considerazione, anche se non seguiamo una pista precisa''. Lo affermano i carabinieri che ormai da sei giorni sono sulle tracce della studentessa tarantina della quale non si hanno piu' notizie dalle 14.50 del 26 agosto scorso.

Quel giorno Sara e' uscita da casa ed era diretta alla vicina abitazione della cugina, Sabrina, di 22 anni, con la quale doveva andare al mare. Le due abitazioni distano circa 700 metri. A casa della cugina, Sara non e' mai arrivata: ha fatto uno squillo sul cellulare di Sabrina, il segnale convenzionale per farla scendere in strada, in una via Verdi deserta, ma poi si e' dissolta nel nulla, e il suo telefono ha smesso da allora di funzionare.

A quanto risulta ai carabinieri, che continuano ad ascoltare parenti, amici e conoscenti di Sara, la quindicenne era una ragazzina solare, che aveva amici e non avvertiva il bisogno di avere relazioni sentimentali.

E' figlia di una casalinga e di un muratore che lavora a Milano ma che nei giorni scorsi e' tornato ad Avetrana per le ferie. Ha un fratello che lavora anche lui al Nord.

Ieri, dopo la diffusione delle foto della ragazzina, sono giunte telefonate al 112 di persone che sostenevano di aver visto la giovane a Firenze, Caserta, Napoli, Grottaglie (Taranto), Francavilla Fontana (Brindisi) e Lecce. Tutte le segnalazioni sono state verificate ma di Sara nessuna traccia.

Anche oggi decine di carabinieri, con l'aiuto delle unita' cinofile e della protezione civile, perlustreranno casolari, cave, canali e pozzi di acqua alla periferia di Avetrana alla ricerca della ragazza.

Nelle ultime ore si e' deciso anche di ispezionare degli immobili mai ultimati alla periferia di Nardo', in provincia di Lecce, che dista pochi chilometri da Avetrana. Diverse persone (parenti, amici e conoscenti) saranno ascoltate nella caserma di Manduria per tentare di ricostruire gli ultimi momenti antecedenti la scomparsa della giovane che frequentava l'istituto alberghiero di Maruggio.

Al momento della scomparsa la ragazzina, alta un metro e 58 centimetri, indossava una maglietta e un pantaloncino rosa e portava in spalla uno zaino nero con all'interno un telo da mare. Sara ha i capelli biondi e gli occhi castani. Ha un fisico esile e pesa circa 40 chili.

Su Facebook e' nato un gruppo per ritrovare Sara: vi hanno finora aderito circa 3.000 persone. Telefono Azzurro partecipa attraverso il 116000, la linea telefonica per i minori scomparsi, alla ricerca. Il numero telefonico 116000, ricorda Telefono Azzurro, può essere contattato da tutti coloro che vogliano segnalare l'avvistamento o fornire notizie e indicazioni utili per il ritrovamento di Sara. L'associazione, inoltre, si rende disponibile a offrire ai familiari di Sarah sostegno specializzato e consulenza. Il 116000, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, è gratuito e raggiungibile da telefonia fissa e mobile. Le segnalazioni ricevute dagli operatori del servizio verranno inoltrate in tempo reale alle Forze di Polizia competenti sul territorio.

lunedì 30 agosto 2010

STATO DI ALLERTA: SARAH SCAZZI 15 anni


Sarah è scomparsa il 26 Agosto alle 14,30 da Avetrana (Taranto) chi avesse notizie può rivolgersi al 116000 linea gratuita di telefono azzurro o inviare una mail a unavitasottile@alice.it
Ecco i dati di Sarah:
Corporatura: esile
Statura:158
Occhi: castani
Capelli: biondi
Abbigliamento: Pantaloncini rosa, maglietta rosa e uno zaino nero con all'interno un telo da mare.


15enne scomparsa nel tarantino: mobilitazione su Facebook

Della giovane, di Avetrana, non si hanno notizie da quattro giorni

AVETRANA (TARANTO) - Un gruppo di ricerca che ha superato le 1.100 persone e' stato costituito su Facebook dalla cugina di Sarah Scazzi, la ragazza di 15 anni, di Avetrana, scomparsa da quattro giorni. ''Sarah - continuano a ripetere la cugina e i genitori - non si sarebbe mai allontanata di sua spontanea volonta', non ne aveva alcuna ragione. Non era fidanzata. Non aveva litigato con nessuno''.

Amici e parenti ritengono che la ragazzina sia stata rapita. I genitori hanno denunciato la scomparsa e da giovedi' sono in corso le ricerche che finora hanno dato esito negativo. Sarah giovedi' scorso, nel pomeriggio, sarebbe dovuta andare al mare con la cugina: per questo aveva concordato che avrebbe ''fatto uno squillo'' alla cugina non appena fosse stata nelle vicinanze della sua casa e cosi' ha fatto ma non e' mai giunta a destinazione. Erano le 14 di un assolato giorno estivo e Sarah avrebbe dovuto percorrere 400 metri, la distanza che corre tra la sua casa e quella della cugina, in vico Verdi. Non vedendola arrivare, la cugina l'ha chiamata al cellulare, che risultava libero, ma non ha avuto risposta. Dopo qualche minuto, il telefonino ha squillato e qualcuno ha rifiutato la chiamata. Da allora in poi il cellulare e' risultato spento. La minorenne, che frequenta l'istituto alberghiero, e' descritta come una persona timida e molto riservata. Gli investigatori, che non escludono alcuna ipotesi, hanno diffuso la foto e il nome della ragazza su autorizzazione dei genitori. Sarah vive con la madre casalinga mentre il padre da anni lavora come muratore a Milano: in questo periodo si trova ad Avetrana per le ferie.

TELEFONO AZZURRO SI MOBILITA - Telefono Azzurro partecipa attraverso il 116000, la linea telefonica per i minori scomparsi, alla ricerca di Sarah Scazzi, la ragazza di 15 anni scomparsa giovedì scorso ad Avetrana (Taranto). Il numero telefonico 116000, ricorda Telefono Azzurro, può essere contattato da tutti coloro che vogliano segnalare l'avvistamento o fornire notizie e indicazioni utili per il ritrovamento di Sara. L'associazione, inoltre, si rende disponibile a offrire ai familiari di Sarah sostegno specializzato e consulenza. Il 116000, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, è gratuito e raggiungibile da telefonia fissa e mobile. Le segnalazioni ricevute dagli operatori del servizio verranno inoltrate in tempo reale alle Forze di Polizia competenti sul territorio.

La piccolina migliora, adesso speriamo trovino il boia assassino

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DONNA UCCISA NEL FOGGIANO:MIGLIORA BIMBA

Continua caccia all'uomo per arrestare presunto killer

(ANSA) - CERIGNOLA (FOGGIA), 30 AGO - Migliorano le condizioni di salute della piccola di un anno e mezzo ferita sabato mentre veniva uccisa la mamma a Cerignola. Il killer ha sparato numerosi colpi di pistola ed e' fuggito. La bimba e' stata trasferita nel reparto di chirurgia pediatrica degli ospedali Riuniti di Foggia dopo che nella notte tra sabato e domenica e' stata sottoposta a un intervento per estrarle dall'addome un proiettile. Si cerca ancora l'uomo individuato come possibile killer: e' parente della donna.

domenica 29 agosto 2010

VERGOGNA: la vergogna di facebook... da covo di pedofili a incontro per idioti "Ferragostiani"

Proprio un bell'esempio quello che dà facebook, sul noto social network sono apparse due pagine con moltitudine di fan, una che invita a picchiare i bambini dando vari esempi e una che addirittura invita ad ucciderli trovando come scusa il fatto che piangono e sono "frignoni". Troviamo poi all'interno sempre del social network persone che essendo contrarie a pagine del genere aprono altre pagine di contrasto alle prime, che si accaparrano anch'essi molti fan e nulla fanno per fermare il dilagare delle prime. Occorre fermare queste pagine segnalandole e denunciandole alle autorità e quest'ultime devono impegnarsi per far chiudere questi obrobri che invadono la rete. Qui però nasce un nuovo attacco a facebook che limita le amicizie mette restrizioni ai blog delle associazioni che lo attaccano (vedi i nostri precedenti post che è il nostro esempio clamoroso) e lascia invece liberi di fare propagande stupide perché di questo si tratta a persone imbecilli che fanno del male ai bambini se non fisicamente (speriamo) ma psicologicamente perché li disprezzano a tal punto da educarli a schiaffi o addirittura arrivando ad ucciderli.
Un invito alle autorità:
CHIUDETE FACEBOOK
e un grande VERGOGNATEVI ai creatori del social network
Mi fermo non ho altre parole per commentare questo schifo...

la cultura di facebook... da covo di pedofili a incontro per idioti "Ferragostiani"

Su facebook una pagina che invita ad educare i bambini con gli schiaffi

“Ho due figli che picchio ogni volta che sono ubriaca, ma non avevo mai pensato che potrei picchiarli anche da sobria” oppure “Sono d’accordo! Sberle, e poi, in ginocchio sui ceci”. E c’è persino chi arriva a scrivere: “Legarli a una sedia e prenderli tutti a schiaffoni dalla parte delle nocche”, “Io li educo col fucile ad aria compressa” e, ancora, “Sberle? Ma certo! Se poi date preventivamente sortiscono in un esilarante effetto sorpresa”.

Sono questi alcuni dei shockanti scambi di opinioni e assurdi “consigli” che appaiono in una bacheca, sul profilo di utenti iscritti a Facebook che, in meno di 24 ore dalla sua apertura, ha raccolto 76 spaventose adesioni di gente convinta.
L’Osservatorio sui Diritti dei Minori ha denunciato i fatti e invita il ministro Maroni a un controllo piu’ rigido dei social network.

Alessandra Mussolini, presidente della Commissione parlamentare per la tutela dell’Infanzia, chiede sanzioni esemplari. “I fatti denunciati -dice all’ADNKRONOS- sono di una gravità inaudita. Come è possibile che sui social network non ci siano sistemi di controllo? Ci dovrebbero essere delle multe pesanti.

“Non è la prima volta che i bambini vengono presi di mira sul più popolare social network esistente e ciò – dice Marziale – dovrebbe indurre gli amministratori a intraprendere misure preventive volte a tutelare i minori. Nel caso in cui la prospettiva dovesse risultare sconveniente, allora tocca alle istituzioni agire per impedire che un magnifico strumento di progresso e innovazione tecnologica diventi ricettacolo permanente di offese alla dignità della persona”.

Facebook colpisce ancora: uccidiamo i Bambini

Gli idioti al mondo non finiscono mai. E uno di questi, forse per scacciare la noia di ferragosto, 2 giorni fa ha aperto un “simpatico” gruppo dal titolo “Uccidiamo i Bambini“. Con la scusa assurda che i bambini urlano, strillano, o come dice il fondatore stesso “Possibile che tutti i bambini, o comunque il 99% di essi, siano assolutamente incapaci di non urlare, di non correre come assatanati e di stare zitti?”

Naturalmente il popolo non è stato in silenzio e subito si è mobilitato, ma per insultare il suddetto idiota si sono tutti iscritti al gruppo: ed ecco che il numero degli iscritti aumenta. Perché vengono fatte queste cose? Probabilmente per raggiungere popolarità su Facebook, reduci del caso mediatico scatenato dal gruppo “Facciamo il tiro al bersaglio coi Bambini Down” o altri simili cattivi esempi.

Ma come fare, purtroppo, per fermarli? Chi promette denunce, chi galera, lavori forzati… di fatto, poi, non succede mai nulla. E queste cose oscene continuano a susseguirsi.

DONNA UCCISA PER STRADA NEL FOGGIANO, FERITA FIGLIOLETTA

Chi ha compiuto questo gesto orribile si costituisca, cosa centrava una bambina di un anno e mezzo con le vicende private della madre? e poi perché uccidere, lo ripeto ancora nessuno è giudice su questa terra per decidere della vita o della morte delle persone. Chi ha compiuto questo gesto si costituisca e mi auguro che paghi per il male che ha fatto, se non altro per aver ferito la bambina, che comunque viene considerato tentato omicidio.

DONNA UCCISA PER STRADA NEL FOGGIANO, FERITA FIGLIOLETTA

FOGGIA - Una donna di 33 anni, Anna Perrucci, e' stata uccisa la notte scorsa a colpi di pistola da uno sconosciuto che le ha sparato mentre si trovava per strada in via Torino a Cerignola.

Uno dei proiettili ha colpito la figlia di un anno e mezzo che e' stata trasportata in ospedale e operata. Le sue condizioni non sono gravi.

Perrucci e' stata ferita al torace da proiettili 7,65 ed e' morta durante il trasporto in ospedale. Indagano gli agenti del Commissariato di Cerignola e della squadra mobile di Foggia, che nella notte hanno sentito una ventina di persone.

Sembra che l'omicidio sia maturato a causa di contrasti di natura privata.

venerdì 27 agosto 2010

commentiamo... ma a quell'età non dovrebbero mica avere la "pelle daino"

Il commento all'articolo sotto è lo stesso del 20 luglio scorso e lo trovate qui:
non aggiungo altre parole... non ne vale la pena.

Pedofilia: arresto 76/enne a Cagliari

E' accusato di violenza nei confronti di un bimbo di 9 anni

(ANSA) - CAGLIARI, 27 AGO - Un uomo di 76 anni e' stato arrestato dai carabinieri di Cagliari con l'accusa di violenza sessuale su un bambino di 9 anni. Secondo la ricostruzione dei militari, l'anziano avrebbe attirato il bambino nella propria abitazione e lo avrebbe costretto a subire atti sessuali. Dopo l'allarme lanciato dai genitori del bimbo, tornato in lacrime a casa, i carabinieri sono entrati nell'abitazione dell'anziano, ma sono stati aggrediti dall'uomo che impugnava un coltellaccio da cucina.

giovedì 26 agosto 2010

parliamo di cose serie... I SEGNI PSICOLOGICI DELL’ABUSO

Anche se mancano segni fisici, non mancheranno certamente i segni psicologici.

Le conseguenze dell’abuso riguardano funzioni psicologiche ed adattive quali l’organizzazione del Sé, la regolazione degli affetti, lo sviluppo dei pattern di attaccamento, lo sviluppo dell’autostima, le relazioni con i coetanei e l’adattamento sociale. Gli esiti clinici dell’abuso e della trascuratezza risultano variabili ed incostanti e si manifestano in funzione dei fattori di rischio e protettivi presenti nel soggetto e nell’ambiente familiare e sociale, interpretabili alla luce della psicopatologia dello sviluppo.

Per dare alcuni riferimenti agli operatori sul campo e a neo genitori che si trovano purtroppo in situazioni di questo tipo riportiamo di seguito alcuni indicatori di cambiamento comportamentale che si caratterizzano clinicamente per essere tipici, sebbene non costituenti prova certa ed assoluta, per i casi di abuso:


FINO A 6 ANNI DI ETA':

- Disturbi del sonno

- Disturbo condotte alimentari

- Lamentele per dolori fisici (cefalea, dolori addominali)

- Preoccupazioni insolite

- Paure immotivate

- Rifiuto nel mostrare il corpo nudo

- Esplosioni emotive improvvise (pianto, crisi di rabbia, mutismo)

- Isolamento familiare/sociale

- Aggressività contro adulti/coetanei

- Autolesionismo

- Interesse sessuali e comportamentali sessualizzati inappropriati all'età

- Particolari caratteristiche del gioco

DAI 6 ANNI IN POI:

- Disturbi del sonno

- Disturbo condotte alimentari

- Lamentele per dolori fisici (cefalea, dolori addominali)

- Preoccupazioni insolite

- Paure immotivate

- Rifiuto o compiacenza nel mostrare il corpo nudo anche in situazioni mediche, reattività al contatto fisico

- Esplosioni emotive improvvise (pianto, crisi di rabbia, mutismo)

- Aggressività contro adulti/coetanei

- Autolesionismo

- Interessi sessuali inappropriati all'età, masturbazione compulsiva, comportamenti sessuali promiscui

- Passività, inibizione del pensiero

- Depressione, isolamento

- Difficoltà scolastiche

- Oppositività, provocatorietà

facebook ha paura di questo blog... (2 parte)

Adesso pian piano te la prendi con la lista degli amici, e non lasci che il blog "una vita sottile" invii nuove richieste giustificandoti dicendo che sono stati commessi degli abusi... mi sembra però che qua gli abusi li stia inventando tu... lo so che questo blog ti è scomodo per molti motivi, ma cosa credi che gli amici che ci hanno dato l'amicizia non ci conoscano più se li elimini o non si ricordino più di noi... suvvia non diciamo fesserie...

mercoledì 25 agosto 2010

adesso ci capiamo...

In Svizzera per limitare i fatti di pedofilia qualcuno ha pensato bene di proclamare un referendum per reinserire la pena di morte, poco tempo dopo questo qualcuno ci ripensa e ritira l'iniziativa. Sappiate cari governanti che con la pena di morte non si risolve il problema, anzi attivandola fate lo stesso gioco se non il peggiore dei pedofili stessi ossia diventate come loro o peggio di loro. Noi esseri umani non siamo giudici eterni che possono decidere sulla vita o sulla morte di un altro individuo, sono consapevole che i pedofili sono assassini, ma noi non dobbiamo trasformarci come loro decidendo sulla vita o sulla morte, usiamo la testa e riflettiamo. Un abbraccio a tutte le vittime di pedofilia.

Svizzera: ritirata iniziativa per reintrodurre la pena di morte

E' stata ritirata questa mattina l'iniziativa popolare per la reintroduzione della pena di morte in Svizzera per i pedofili che si macchiano di delitti a sfondo sessuale. Lo rende noto Marcel Graf, rappresentante dei promotori, che sulla pagina web del comitato ha spiegato di aver lanciato l'iniziativa soltanto per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema. "Il nostro obiettivo era attirare l'attenzione della gente sulla questione", si legge sul sito web del comitato, secondo cui il sistema giudiziaro svizzero e' piu' dalla parte dei criminali che delle vittime e non da' ai parenti delle vittime alcuna possibilita' di difendersi.

Svizzera, pena di morte per i pedofili?

Presto in Svizzera potrebbe essere indetto un referendum volto a reintrodurre la pena di morte per i delitti a sfondo sessuale compiuti da pedofili. Per poterlo indire devono essere raccolte 100mila firme entro il 24 febbraio del 2012, come stabilito ieri a Berna dalla Cancelleria federale che, in questo modo, ha dato il via libera all'iniziativa.

n Svizzera la pena di morte è stata abolita nel 1942. Ma ora a favore del ripristino della pena capitale c'è un comitato guidato da Marcel Graf, il quale ha spiegato di aver sofferto, nella sua vita, per l'uccisione di un bambino da parte di un maniaco. Graf è un informatico di 35 anni che vive a Knonau, nel Canton Zurigo, e ha deciso di intraprendere questa battaglia.

e Graf riuscirà a raccogliere tutte le firme necessarie per tempo, la questione passerà alParlamento elvetico al quale toccherà esprimere il proprio parere. Ma alcuni costituzionalisti hanno avanzato delle critiche. Come si legge su La Repubblica, il docente di Diritto pubblico all'università di Zurigo Georg Müller ha affermato che l'eventuale esame del potere legislativo arriverà troppo tardi. Müller ha spiegato: 'Quando 100mila persone hanno firmato un testo la pressione sul Parlamento è troppo grande per indurlo a dichiararlo nullo'. Bisogna inoltre ricordare che la Confederazione, aderendo alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, si è impegnata a 'rinunciare alla pena capitale in tempo di pace come di guerra. In molti, dunque, sperano che non vengano raggiunte le 100mila firme.

martedì 24 agosto 2010

Appello per Luna Maria Celeste Tinnemann

Rapita dalla madre il 20 Aprile 2006 da una località del Lazio all'età di 5 anni
da oltre 4 anni la piccola Luna Maria Celeste Tinnemann è alla macchia, presa in ostaggio dalla madre Rosa Maria Bruni di Frosinone. dal 20 Aprile 2006 nessuna notizia, nemmeno la certezza che la bambina sia viva. Il padre chiede notizie e giustizia.

Se avete notizie inviate una mail a: bambiniscomparsi@associazionemeter.org

lunedì 23 agosto 2010

Riapre il castello della paura

L'INDAGINE SULLE PRESUNTE VIOLENZE SESSUALI AGLI ALUNNI DELL'ASILO DI RIGNANO FLAMINIO

Gli avvocati Vogliono un'ispezione per verificare se è la villa dove venivano portati i bimbi

Nuova ispezione nella «casa degli orchi», il teatro delle preseunte violenze sessuali ai bambini dell'asilo Olga Rovere di Rignano Flaminio tra il 2001 e il 2006. Quattro piccoli, ascoltati nei mesi scorsi con la formula dell'incidente probatorio, l'hanno riconosciuta come la villa dove sarebbero avvenuti gli abusi: «il castello della paura» con la «cucina bianca e rossa». Adesso il legale Pietro Nicotera, difensore di alcune famiglie i cui figli sarebbero stati vittime di abusi, ha chiesto al pm e all'ufficio del gip di Tivoli un sopralluogo per far luce su questa villa a dieci chilometri da Rignano, nella frazione di Montelarco, dove viveva una donna slovena, Jasna Deticek, scomparsa poco prima di essere iscritta nel registro degli indagati per sequestro di persona, violenza privata e sottrazione di minori in concorso con ignoti. Secondo gli investigatori potrebbe essersi rifugiata nella città natale di Maribor portando con sé la figlia piccola avuta da un imprenditore con il quale viveva nella villa di Montelarco. L'istanza presentata dall'avvocato Nicotera si inserisce nel filone bis (ancora in fase di indagine) del processo iniziato il 27 maggio scorso e rinviato al 22 settembre che vede imputati la bidella Cristina Lunerti, le tre maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti, Patrizia Del Meglio e il marito di quest'ultima Gianfranco Scancanello. L'avvocato Nicotera, che ha nominato tre consulenti, una criminologa e due investigatori, ha chiesto di effettuare il sopralluogo nella villa (già passata al setaccio e sequestrata dai carabinieri del Ris) per prendere «visione dello stato dei luoghi e delle cose e per eseguire rilievi tecnici, grafici, planimetrici, fotografici e radiovisivi». I bambini, infatti, avrebbero raccontato particolari, come la descrizione accurata della piscina, che difficilmente avrebbero potuto conoscere se non ci fossero mai stati.

sabato 21 agosto 2010

Tentato stupro nel vicentino, una ragazzina salva l'amica

L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri

L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri

Ha tentato di rapire una ragazzina di 13 anni, probabilmente per fini sessuali, ma e' stato sorpreso dalla reazione decisa dell'amica quattordicenne dell' adolescente, e' fuggito e alla fine e' stato arrestato dai carabinieri.


Vicenza,

Ha tentato di rapire una ragazzina di 13 anni, probabilmente per fini sessuali, ma e' stato sorpreso dalla reazione decisa dell'amica quattordicenne dell' adolescente, e' fuggito e alla fine e' stato arrestato dai carabinieri.

L'episodio e' avvenuto a Montecchio Maggiore (Vicenza), protagonista un camionista serbo, Zoran Petrovic, 37 anni, dipendente di una ditta di trasporti del vicentino, che a bordo del suo furgone di colore bianco aveva tentato di sequestrare la giovane mentre con l'amica camminava su una strada del centro di Monteccchio.

L'uomo le ha affiancate con il mezzo pesante, poi ha tagliato loro la strada e sceso dal furgone si e' avventato sulla 13enne, prendendola al collo e cercando di portarla a bordo. Non si aspettava che l'altra ragazzina reagisse cosi' decisamente, lanciandosi sulle sue spalle per bloccarlo.

Il serbo ha tentato di divincolarsi, picchiando con calci e schiaffi le due ragazze, infine e' risalito sul furgone ed e' partito a tutta velocita'. Alla scena ha assistito un passante, che ha chiamato immediatamente il 112.

Confrontando le descrizioni dell'uomo e le altre informazioni, i militari della compagnia di Valdagno sono giunti in breve tempo a Montebello, alla casa del camionista, sposato e padre di alcuni figli. L'uomo e' stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l'accusa di tentato sequestro di persona.

ultim'ora... Vicenza

Tenta di rapire una tredicenne
Serbo arrestato dai carabinieri

L'uomo ha cercato di caricarla in un furgone, un'amichetta riesce a farlo fuggire

Zoran Petrovic

Zoran Petrovic

VICENZA - I Carabinieri della Compagnia di Valdagno, unitamente a quelli della Stazione di Montecchio Maggiore, nel corso della notte hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un cittadino serbo residente a Montebello Vicentino (Vicenza). L’uomo, Zoran Petrovic, 37 anni, dipendente di una ditta di trasporti del vicentino, dopo aver individuato la vittima che si aggirava per le vie del paese insieme ad una coetanea, si è fermato con il suo furgone davanti alle ragazzine, ha aperto il portellone laterale del mezzo ed ha afferrato per il collo una delle due, tentando di caricarla sull’automezzo.

Il provvidenziale intervento dell’amichetta che, benché comprensibilmente impaurita, ha cercato di difendere la vittima, ha fatto desistere l’aggressore. L’uomo infatti, dopo aver colpito le due ragazzine con schiaffi e spintoni, si è allontanato velocemente a bordo del suo mezzo. Sul posto sono immediatamente intervenute tutte le pattuglie presenti in zona ed anche i carabinieri del Nucleo Operativo di Valdagno. Unitamente ai colleghi in divisa, hanno analizzato tutte le tracce lasciate dall’uomo sul luogo della tentata violenza e, nel tardo pomeriggio, sono riusciti ad individuarlo. Essendoci gravi indizi di colpevolezza, nel corso della notte l’uomo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.

le belle notizie... Paolo Pravisani ve lo ricordate?


Paolo Pravisani è un pedofilo
E' stato condannato a 15 anni di carcere in Colombia per atti sessuali con minore

BOGOTA' - E' stato condannato a 15 anni di carcere dal tribunale di Cartagena, in Colombia, l'italiano Paolo Pravisani, per atti sessuali con un 14enne, istigamento alla prostituzione minorile e pedopornografia. Pravisani, condannato anche ad una multa di 56 milioni di pesos (circa 28.000 dollari) e all'espulsione dal Paese al termine della pena, deve affrontare ancora un altro processo in corso per la morte nel suo appartamento a Cartagena di un altro bambino di 15 anni, Yesid Torres Tovar. Pravisani, 72 anni, ingegnere aeronautico ed ex pilota acrobatico di Udine, era stato arrestato dalle autorità colombiane nel marzo del 2009.

mercoledì 18 agosto 2010

torniamo a parlare del caso di Bari

Versa ancora in gravi condizioni il bambino di sette mesi massacrato di botte dalla madre, che è stata arrestata, indagini si stanno compiendo anche sul marito della donna, ai due è stata tolta la patria potestà.

ne abbiamo anche per oggi...

Lo so mi ripeto con il titolo, ma visto lo schifo di oggi ne vale la pena. Scoperto dai volontari dell'associazione Meter un sito contenente le foto di 390 bambini di età compresa tra i 2 e i 9 anni legati, imbavagliati e violentati ripetutamente da 10 adulti e 2 donne a volto scoperto, e non vado oltre perché ho già il vomito. Andiamo poi a Roma dove 3 romeni tentano di violentare una 12enne, fortunatamente senza conseguenze e questo grazie all'intervento dei genitori della ragazza e della polizia, che ha provveduto a fermare i 3 delinquenti.

Per quanto riguarda la pedofilia on-line ho la certezza che i volontari dell'associazione Meter si impegneranno per individuare le vittime e denunciare i colpevoli assicurandoli alla giustizia.

Un forte abbraccio ai bambini e alla 12enne romana.

TENTANO VIOLENZA SU 12ENNE, ARRESTATI TRE ROMENI

L'episodio a Roma. Gli aggressori, tra i 21 e i 30 anni, avevano aspettato che i genitori della minore si allontanassero di casa. Intanto l'associazione Meter denuncia l'ennesimo sito di pedofili: da giugno 1.560 segnalazioni.

Tentano violenza su 12enne, arrestati tre romeni

Roma, il carcere di Regina Coeli

ROMA - Tre romeni di 20, 21 e 30 anni sono stati arrestati per violenza sessuale aggravata ai danni di una loro connazionale di 12 anni. Il fatto è accaduto all'interno di un immobile abbandonato e occupato abusivamente da alcune famiglie di immigrati, in piazzale della stazione Tuscolana.

L'AGGRESSIONE. I tre giovani, appena hanno visto che i genitori della ragazzina stavano uscendo, si sono avventati sulla vittima per trascinarla in un angolo e cercare di violentarla. Ma le grida della 12enne sono state avvertite dai familiari, che rientrati nella palazzina si sono avventati sugli aggressori. Nella colluttazione, che ha causato l'intervento di Carabinieri e Polizia, la madre della minore è rimasta ferita. Due dei giovani romeni, per evitare l'arresto, si sono procurati delle lesioni con un'arma da taglio. Ma lo stratagemma non è servito e sono stati arrestati insieme al terzo aggressore e condotti presso il carcere di Regina Coeli.

ON LINE. La piaga della pedofilia è particolarmente visibile sulla rete. L'ennesimo sito web di pedofili contenente immagini di 390 bambini diversi sottoposti ad abusi sessuali da 10 uomini e da 2 donne è stato denunciato alla polizia postale e delle comunicazioni di Catania dall'associazione Meter di don Fortunato Di Noto. Tra le vittime anche anche neonati e bambini che mostrano un'età tra i 2 e i 9 anni. I minori, spesso legati e imbavagliati, in molte fotografie appaiono ritratti in cabine di stabilimenti balneari e camere d'albergo di paesi meta del così detto turismo sessuale. Da giugno a oggi, Meter ha denunciato in totale 1.560 siti pedofili.

Pedofilia, 390 bambini abusati, la scoperta di Meter in un sito web

L'associazione di don Di Noto denuncia altre violenze sui minori

Avola - Ancora abusi sui minori quelli scoperti on line dall'associazione avolese Meter di don Fortunato Di Noto. I contenuti nella BBS pedofila denunciata oggi alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania sono sconvolgenti e vedono quali vittime 390 bambini. I loro carnefici sono 10 adulti, tra questi anche due donne, che a viso aperto abusano di questi bambini di età compresa tra i 2 e i 9 anni, legati e imbavagliati, in alcuni, ed è terrificante, coinvolti anche dei neonati. Tutto materiale di prima mano e di recente produzione.

"Non è solo un bollettino - fanno sapere da Meter - ma il dramma che anche in estate i bambini subiscono. Non a caso molte foto di violenze e abusi hanno come location cabine di stabilimenti balneari e hotel dei paradisi sessuali con bambini del luogo coinvolti”.

A tuttoggi sono 1560 i siti pedofili denunciati dal mese di giugno. Decine i casi, in questa estate, segnalati ai servizi sociali e alla autorità giudiziarie di situazioni di disagio, maltrattamento e abusi che sono pervenute al numero verde nazionale. I volontari e i coordinatori di Meter non sono mai andati in vacanza, e come sempre in maniera del tutto gratuita, hanno continuato a garantire un servizio attento e premuroso delle situazioni di disagio dei bambini.

La vigilanza sul web e la raccolta delle segnalazioni al numero verde nazionale 800 455270 rimasto sempre attivo ne è la riprova affinchè anche un solo bambino possa essere aiutato e sostenuto.

Scoperto un sito pedopornografico Bambini abusati anche da due donne

Un sito Internet di pedofili con immagini di 390 bambini, ma anche di 10 adulti e di due donne che a viso scoperto abusano dei piccoli, è stato scoperto dall’associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto, che ha denunciato l’accaduto alla polizia postale di Catania. “L’età delle vittime, legate e imbavagliate, oscilla dai 2 ai 9 anni, e in alcuni casi – afferma don Di Noto – sono coinvolti dei neonati. Tutto materiale di prima mano e di recente produzione. Non è soltanto un bollettino, ma il dramma che anche in estate i bambini subiscono. Non a caso molte foto di violenze e abusi hanno come location cabine di stabilimenti balneari e hotel dei paradisi sessuali con bambini del luogo coinvolti”.
Sono stati 1.560, ricorda Meter, i siti pedofili denunciati dall’associazione nei mesi di giugno ad oggi. Decine i casi, in questa estate, segnalati ai servizi sociali e alla autorità giudiziarie di situazioni di disagio, maltrattamento e abusi che
sono pervenute al numero verde nazionale 800-455270.

PEDOFILIA: METER SCOPRE PORTALE CON FOTO DI BAMBINI E NEONATI

AVOLA (SIRACUSA) (ITALPRESS) – L’associazione Meter di Don Fortunato di Noto ha denunciato alla Polizia postale e delle comunicazioni di Catania la presenza su internet di un sito web che contiene 390 fotografie di bambini abusati ma anche di dieci adulti, tra cui due donne, a volto scoperto, artefici di violenze sui minori. “I bimbi hanno dai 2 ai 9 anni – spiega don Fortunato Di Noto – ed in alcuni casi sono coinvolti dei neonati. Si tratta di materiale di prima mano e di recente produzione. Molte foto di violenze e abusi hanno come location cabine di stabilimenti balneari e hotel dei paradisi sessuali con bambini del luogo coinvolti”.

martedì 17 agosto 2010

Facebook ha paura di questo blog...


Da qualche tempo, sull'aggiornamento settimanale della pagina di facebook, dove vengono riportati i nuovi amici, i fan che si sono aggiunti e chi ha visitato la tua pagina, questo blog è misteriosamente scomparso dalla lista. Mi chiedo, ma cosa credono gli autori del social network, che la gente non ci conosca o non abbia salvato ilblog nei preferiti o non ricordi l'indirizzo o via dicendo? ma ci facciano il piacere...
Questa scomparsa puzza tanto di ripicca, qui ultimamente sul blog abbiamo riportato casi che coinvolgevano il sito di facebook come responsabile di alcuni episodi e da li quindi il nostro attacco verso il social network, infatti poi siamo spariti dall'aggiornamento settimanale...

FACEBOOK FACEBOOK...

e i genitori dei bambini lo sapevano... addirittura annunci sui giornali... ho già il vomito...

Estero - Stroncato giro di pedofilia

In Florida la polizia arresta 15 uomini che avevano cercato di avere rapporti sessuali con minorenni

TALLAHASSEE - In Florida la polizia ha arrestato 15 uomini che avevano cercato di avere rapporti sessuali con minorenni, concordati con i presunti genitori dei ragazzini. Dodici dei 15 arrestati, ha raccontato la "Fox", avevano raggiunto destinazioni indicate in alcune inserzioni su un giornale in cui presunti genitori cercavano "una guida" per i loro figli di eta' compresa tra i 10 e i 14 anni. Gli altri tre arrestati avevano combinato gli appuntamenti in chat. Alcuni poliziotti hanno adescato i presunti pedofili e sono entrati in contatto con loro anche telefonicamente.

Uno degli arrestati, un 31enne, aveva chiesto ad un agente che si era finto genitore se avesse figli piu' piccoli, e quando il suo interlocutore ha risposto di avere una figlia di 8 anni, il presunto pedofilo si e' dichiarato disponibile ad avere rapporti sessuali con la bambina. Altri, ha riferito la polizia, hanno inviato loro immagini pornografiche e hanno specificato con dovizia di particolari cosa volevano dai rapporti con i bambini. Alcuni uomini, ha raccontato ancora la polizia, si sono presentati all'appuntamento con i preservativi in una mano e alcune barrette di cioccolata nell'altra. Un poliziotto e' rimasto choccato quando ha scoperto che uno degli arrestati, un 33enne, era stato l'allenatore di baseball di suo figlio quando il bambino aveva 8-10 anni. Gli arrestati sono persone tra i 18 e i 67 anni. Sei sono sposati e uno e' padre di sei figli. La Fox ha pubblicato i nomi di alcuni arrestati. Uno di essi in una telefonata ha dichiarato che avrebbe aspettato anche tutta la vita pur di fare sesso con una dodicenne e con sua madre. Un altro, un 32enne, si era vantato di aver avuto rapporti sessuali a 16 anni con una bambina di 8 e a 21 con una di 12.

Pedofilia, 15 arresti in Florida

Incontri erano concordati con genitori

La polizia della Florida ha arrestato 15 uomini che avevano cercato di avere rapporti sessuali con minorenni, concordati con i presunti genitori dei ragazzini. Dodici di loro, ha raccontato la "Fox" avevano risposto ad inserzioni su un giornale in cui genitori cercavano "una guida" per i loro figli di età tra i 10 e i 14 anni. Gli altri tre arrestati avevano combinato gli appuntamenti in chat. I pedofili sono stati adescati da alcuni agenti.

lunedì 16 agosto 2010

Pattaya è il paradiso


Guardatevi questo cortometraggio
un grazie a Max Frassi che lo ha postato prima di noi

Bari, resta in condizioni gravissime il bimbo massacrato di botte dalla madre

Prossimamente parleremo ancora di questa vicenda, intanto si apprende che la madre è stata arrestata, e sono in corso indagini anche sul padre del piccolo, ai genitori è stata tolta la patria potestà. Il bambino è stato operato alla testa.

Ne abbiamo anche per oggi...

Da una tredicenne che in cambio di ricariche telefoniche si fotografava e si faceva vedere in video nuda, fino ad arrivare a tre chierichetti che fanno sesso in chiesa. Questi non sono i fatti di pedofilia che siamo "abituati" ad affrontare (non ci si abitua mai) solitamente, qui si parla di ragazzate definiamole così poiché chi le compie non sa cosa effettivamente sta facendo. Quello che mi soffermo di più è sul fatto di Ospedaletto provincia di Imperia, dove parliamo addirittura di chierichetti, 15 e 16 anni i ragazzi e 18 la ragazza appena maggiorenne, che per questo stupido "gioco" che poi tanto un gioco non è, rischia una condanna per sesso con minorenni, non alla pari di una condanna per pedofilia ma quasi (vedi articolo 609-quater del codice penale). Nel caso invece della 13enne con cui abbiamo aperto il post gli acquirenti fossero adulti, per quelli si ci sarebbe il reato di pedofilia, ci sono delle denunce e staremo a vedere.